BLUE PHELIX – Dimmi a che ora finisce l’amore
Cinque brani intensi, caratterizzati da un’anima indiscutibilmente pop ma che non disdegna occhiate alla canzone d’autore.
Cinque brani intensi, caratterizzati da un’anima indiscutibilmente pop ma che non disdegna occhiate alla canzone d’autore.
Un elegante sound da clubbing avvolge e pulsa, grazie anche ad atmosfere chill e lounge.
Soom/stoner che guarda anche al passato (Hawkwind in particolare) e inserisce fluttuanti e inquietanti melodie di gusto orientale, riportando alla mente le migliori esperienze della psichedelia turca degli anni Settanta.
Sorta di omaggio alla classica canzone d’autore italiana, Rino Gaetano in particolare (ma non mancano sguardi a Lucio Dalla e al rock cantautorale più recente.
Il tratto è originale personale, creativo, qualitativamente realizzato in maniera perfetta.
Si condensano umori metropolitani, tra funk impazzito, jazz, avanguardia, attitudine punk, caos sonoro, hip hop e altro. Pura avanguardia, interessantissima.
L’esordio della band marchigiana viaggia sui classici binari punk rock dei Ramones e flower punk dei nostrani Senzabenza.
I brani scandagliano varie espressioni in un ambito genericamente alternative rock ma in cui troviamo momenti aspri e ostici che si alternano ad atmosfere rilassate, quasi oniriche, episodi acustici, elettronica, grunge e tanto altro.
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