PORFIRIO RUBIROSA – La confusione

Nel brano, ultimo estratto dall’album “Breviario di teologia dadaista”,  il cantautore dadaista prosegue l’analisi delle contraddizioni della società contemporanea, facendo propri gli insegnamenti dell’artista milanese e del suo sodale Sandro Luporini

Porfirio Rubirosa sulle orme di Giorgio Gaber. Dall’1 settembre 2022 è infatti su tutte le piattaforme digitali La confusione, il nuovo singolo del cantautore veneziano – accompagnato anche da un videoclip da lui stesso realizzato – che racconta le contraddizioni della realtà attuale proprio sul modello dell’artista milanese e del suo sodale Sandro Luporini.
La traccia è l’ultima estratta dall’album Breviario di teologia dadaista (Esibirsi/Isola Tobia Label 2020) e chiude un ciclo, prima di dare l’avvio a un altro progetto di prossima uscita.
Come già si intuisce dal titolo, il brano La confusione si sofferma sulla confusione nella quale, a volte per mera ignoranza e altre per ragioni di comodo, l’uomo di oggi colpevolmente incappa in alcune convinzioni errate della società. Così ad esempio, secondo quanto ritiene il cantautore veneto, spesso l’arte viene confusa con la moda e, sebbene quasi mai ricchezza e denaro coincidano, la notizia a volte non corrisponda al fatto e l’apparenza in rari casi faccia il paio con la bellezza, spesso non ne viene notata la differenza. Tuttavia – chiosa pungentemente l’artista nel suo testo – ci sono argomenti sui quali, pur essendo più superflui, le idee della maggior parte delle persone sono molto chiare.

Chiarisce Porfirio Rubirosa:
L’uomo contemporaneo ha perduto qualunque capacità di discernere ciò che è bene per sé stesso da ciò che è male. Il capitalismo dei consumi ci ottunde. La perdita dei punti di riferimento diventa, conseguentemente, il Cavallo di Troia del relativismo, e le uniche boe che ancora galleggiano in questo mare di confusione, volgare e insipiente, sono purtroppo i concetti più effimeri. Proprio quelli che fanno comodo alla civiltà della produzione a ogni costo. Distinguiamo le maglie dell’Inter da quelle dell’Atalanta, ma non distinguiamo più il vero dal falso. L’avevano preconizzato già decenni orsono Giorgio Gaber e Sandro Luporini. Ed è a loro che ho voluto rendere omaggio, in questo brano che si rifà proprio al loro lascito culturale, musicale ed artistico.
Per quanto riguarda il videoclip invece, nella parte finale ho voluto ispirarmi al film Zorba il greco, poiché si fonda sulla confusione, sugli equivoci e sugli errori a proposito di cosa è importante e cosa no. L’unico momento di conciliazione si verifica solo al termine della pellicola, quando Zorba insegna a Basil il Sirtaki. Ed è a quel punto che la confusione diventa ordine, nel ballo conclusivo”.

Il cantautore veneto è accompagnato ancora una volta dalla sua storica band: Il Drugo Arcureo al basso, Pastafarian Andyman alla chitarra, IndiAnanas Jones alle percussioni e KrugerPritz alla performing art.

VIDEOCLIP
Il videoclip del singolo La confusione è stato ideato, diretto e montato dallo stesso Porfirio Rubirosa con la collaborazione de Il Drugo Arcureo. Nel girato, fra l’altro, trovano spazio le foto di Roberto Menardo, fotografo lodigiano ideatore nel 2021 della mostra fotografica itinerante La confusione, iniziata dal Centro Internazionale di Quartiere di Milano e dedicata proprio al brano del cantautore veneto. Il finale è invece ispirato al film Zorba il greco, uscito nel 1964 per la regia di Michael Cacoyannis.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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