I RAGAZZI DEL MASSACRO – Johnny Got His Gun

“Johnny got his gun”, il nuovo video de I Ragazzi del Massacro, formazione milanese fortemente ispirata alla filosofia e alla cultura post punk europea di fine anni ’70. Il brano è estratto dall’EP “… and Johnny left the gun”, già disponibile in digital download e in streaming e che rappresenta un concept work sul tema dell’antimilitarismo, raccontato attraverso lo svolgersi di cinque tracce a partire da singolo “Johnny got his gun”, che prende il titolo dal romanzo “E Johnny prese il fucile” scritto da Dalton Trumbo nel 1939 e che poi divenne un film scritto e diretto dallo stesso.

I Ragazzi del Massacro commentano il video, affermando: “Il lavoro tratta lo scontro ideologico tra chi vuol essere libero di esprimersi artisticamente e chi vuol essere libero di rivedere il passato cercando di trovare una giustificazione agli sbagli del presente. Il video è in chiave ironica per trattare l’argomento della spesa militare sempre crescente in modo leggero, la contrapposizione tra essere  umano e  animale socialmente accettato come timido, indifeso e innocuo, è una parodia di quella che è la reale contrapposizione nel quotidiano, dove le persone più inoffensive, che ispirano fiducia e inserite nella società, molto spesso risultano più pericolose.”

 

In Johnny got his gun” I Ragazzi del Massacro tornano ad utilizzare appositamente la struttura canzone classica, nel rispetto delle regole del cantautorato anni ‘60/’70, per raccontarci l’epopea del reduce Johnny dal suo ritorno dal fronte, mutilato, fino alla richiesta disperata di eutanasia fatta alla sua ragazza Lisa. Il brano sceglie un’apertura di respiro più pop, strizzando l’occhio alle sonorità del brit rock anni ‘90. L’utilizzo dei sintetizzatori mantiene la connessione alla new wave anni ’80, tipica di tutta la produzione della band.

 

“Johnny got his gun” è stato scritto da Davide De Santis, composto e prodotto da I Ragazzi del Massacro. Registrato e mixato a marzo 2021 presso EDAC STUDIO Fino Mornasco (CO) da Davide Lasala e Andrea Fognini. Master presso Newmastering Studio di M. Giannotti, Milano. Hanno suonatoDavide De Santis (voce, chitarra ritmica), Danilo Caraccio (chitarra solista), Carlo Andrea Ceccoli (basso, tastiere), Luca Divina (batteria). Il video è stato realizzato da Milkit production per la regia di Marcello Perego. Fotografia di Lucia Fontana.

 

I Ragazzi del Massacro

I Ragazzi del Massacro nascono a Milano nel 2017 dall’iniziativa di Davide De Santis (voce, chitarra ritmica), Luca Divina (batteria) e Danilo Caraccio (Basso), per dar vita ad un nuovo progetto indipendente. Il fine è di riprendere la filosofia e la cultura alternativa del movimento post-punk anni ‘70. Le sonorità della Berlino del muro e della Londra bruciata dal movimento punk vengono calate nelle atmosfere noir della Milano cosmopolita del terzo millennio. La formazione si completa con l’arrivo di Paolo Codega al basso, così Danilo passa alla chitarra solista. Viene realizzato il primo omonimo  LP in vinile. Paolo passerà il testimone nel 2020 a Carlo Andrea Ceccoli. I quattro musicisti arrivano tutti da precedenti esperienze musicali nell’underground italiano e provenendo da diverse regioni ognuno ha vissuto e sperimentato l’ambiente musicale alternativo in ogni parte d’Italia, suonando nei peggiori locali ancora in attività. L’attitudine punk, condita da suoni crudi e performance minimali, fanno della band una delle nuove realtà nella scena indipendente. I più riconosceranno influenze che vanno dai primi lavori di Madrugada e Nick Cave con i Birthday Party all’Indie-Rock più recente, ma testi che strizzano l‘occhio al cinema e alla letteratura noir e all’ambiente della mala milanese – da cui è tratto lo stesso nome della band, il famoso romanzo di Scerbanenco: I ragazzi del Massacro – fanno di questo progetto un prodotto italiano originale a tutti gli effetti.  Il nuovo EP autoprodotto dal titolo “…and Johnny left the gun” viene pubblicato l’1 giugno 2021.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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