TEO MANZO – Il processo

Ma esistono ancora i cantastorie? A sentire il primo disco in proprio di Teo Manzo, intitolato “Le Piromani”, si direbbe proprio di sì. E con l’indole da moderni trovatori metropolitani girano come un tempo di città in città per raccontare le loro storie.

Le Piromani” è il primo lavoro solista del cantautore milanese (già anima de La Linea de Pane) uscito lo scorso ottobre per Libellula Music. “Il Processo” è il nuovo singolo che viene presentato alle radio in questi giorni, accompagnato da un videoclip presto in uscita. Il brano, spiega Teo Manzo, “è l’unico de Le Piromani ad essere ambiguo, nel senso che serba una seconda lettura, indipendente dalle vicende raccontate nel resto dell’album, tratteggiando l’amicizia di due persone che si ritrovano a immaginare come sarà in futuro il loro rapporto e, soprattutto, cosa potrebbe accadere se uno dei due dovesse disattendere le promesse di ribalta fatte in gioventù“.

All’interno del disco, invece, “Il Processo” compone insieme alle altre tracce le vicende dell’astronomo Allen Meyer, il quale deve convincere la donna che ama della mendacia di un’assurda teoria, secondo cui la luna starebbe per cadere sul pianeta.

Con la morte della donna, iniziano una serie di accadimenti dove a dominare è l’amore, una presunta rivoluzione, il rapporto fra vero e falso, e la follia. Il tutto sviscerato in una sequela di canzoni dove emerge per intero l’indole da storyteller di Teo Manzo, che fra trame acustiche, striature elettriche e qualche beat elettronico ricama, appunto come un moderno trovatore, una storia incantevole, malinconica e vibrante di tante piccole verità umane.

Ciascun brano de “Le Piromani” brilla nella sua essenza musical-narrativa come una di quelle stelle che Allen Meyer ritiene siano accese e tenute vive da le Piromani: creature femminili che rappresentano l’esigenza di ognuno di credere in qualcosa capace di preservarci dalla perdizione.

Nonostante l’apparente trascendenza di certe astrazioni – racconta Teo Manzola vita vi inciampa tutti i giorni in maniera inaspettatamente concreta e tangibile. Arte, scienza, rivoluzione, amore, Stato, Dio. Tutti potremmo affermare ragionevolmente che queste cose non ci sono, non potendone indicare l’esatta posizione nel mondo. Nessuno tuttavia potrebbe negare che, in un certo senso, esistano. Le Piromani, le sirene del cosmo, rappresentano in questo disco queste ‘fedi’, che attraversano la vita di tutti gli esseri umani. Assecondarle è fondamentale, senza di esse l’uomo non troverebbe attraente, al di là dell’istinto, la propria sopravvivenza. Sono prezzo della felicità, dell’integrazione e della salute mentale. Per essere sani e felici occorre credere, chi sospende la propria credulità è perduto.

Antonio Bacciocchi

Scrittore, musicista, blogger. Ha militato come batterista in una ventina di gruppi (tra cui Not Moving, Link Quartet, Lilith), incidendo una cinquantina di dischi e suonando in tutta Italia, Europa e USA e aprendo per Clash, Iggy and the Stooges, Johnny Thunders, Manu Chao etc. Ha scritto una decina di libri tra cui "Uscito vivo dagli anni 80", "Mod Generations", "Paul Weller, L’uomo cangiante", "Rock n Goal", "Rock n Spor"t, Gil Scott-Heron Il Bob Dylan Nero" e "Ray Charles- Il genio senza tempo". Collabora con i mensili “Classic Rock”, "Vinile" e i quotidiani “Il Manifesto” e “Libertà”. E' tra i giurati del Premio Tenco e del Rockol Awards. Da sedici anni aggiorna quotidianamente il suo blog www.tonyface.blogspot.it dove parla di musica, cinema, culture varie, sport e con cui ha vinto il Premio Mei Musicletter del 2016 come miglior blog italiano. Collabora con Radiocoop dal 2003.

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